Inizio

La Gudi è una sottomarca del gruppo Xin Le Xin. Questo gruppo, con la sua marca Sy, copre il business delle copie illegali delle minig supereroistiche e dei manga di successo; con la marca Gudi, sembra coprire il mercato dei modelli “normali”. Cercando qua e là, sembra che le loro gamme siano:

  • Copie dei pompieri e degli aerei Lego City
  • Modelli 3-in-1, commercializzati col nome di Creativity(!)
  • Modelli militari: la Gudi ha vissuto un quarto d’ora di notorietà per aver messo in commercio una “Terrorist Car” con tanto di due mini-miliziani agguerriti
  • Una gamma di astronavi e veicoli futuristici commercializzati sotto il nome Star: Cnntend fnr hegemnny (Gli si era scassata la O al grafico che ha fatto le scatole, mi sa)
  • E infine, la gamma Earth Border, sorella della gamma precedente, alla quale appartiene questo mecha :-)

Recensioni qua e là indicano una qualità simile a quella di Star Diamond e molto prossima ai Lego veri e propri. Incuriosito, e dopo aver trovato un negozio online con dei prezzi accessibili, mi sono comprato un paio di modelli, fra cui l’8209.

Unpacking

Tanto per incominciare, ecco come si presenta il kit.

Inizio

Il modello è suddiviso in quattro buste di plastica robusta contenenti i pezzi suddivisi per dimensione e Un bel libretto d’istruzioni di una trentina di paginette di carta patinata completa il tutto. Queste ultime sono chiare e precise, anche se non a prova di stupido come quelle Lego (e a mio avviso, questo è un bene: le istruzioni Lego di oggi sono troppo a prova di stupido ).

Ma procediamo oltre.

Primi passi

Aprendo le buste ci imbattiamo subito in una serie di pezzi non presenti nelle varie gamme lego:

Pezzi strani 1

Questi pezzi non mi sono per niente nuovi… e infatti nei kit Oxford Toys (ovvero: Kre-O) si trovano pezzi simili. Cloni che copiano cloni. Tuttavia, la palla dello snodo Oxford è di gomma dura prona a rovinarsi, mentre quella Gudi è – come quelle Lego – di plastica dura. Inoltre – leggetevi la recensione – la presa della Oxford era qualitativamente inferiore a quella Lego, con alcuni pezzi che tendevano a saltare come molle a causa della scarsa deformabilità dei mattoncini critici. Come si difenderà la Gudi in questo ambito?

Pezzi strani 2

Notiamo il mattoncino 1x1x2….

Pezzi strani 3

E notiamo IL LANCIAGRANATE!. Questo pezzo, una volta montato è assai difficile da smontare, e per fare ciò ci vuole un coltello per fare leva. Ma passiamo alle minifig. Ecco il prode difensore dei “Confini della Terra”. Notate, per favore, che sull’uniforme porta persino il nome (suo? della pattuglia?): Shadow Dagger. Nemici della Terra, siete avvertiti.

Minifig 01

L’atteggiamento è decisamente quello giusto, mettiamolo a fianco di un civile Lego, così come le sue “mani” sono da vero duro: infilarle nelle braccia richiede infatti una forza superiore a quella richiesta dai “Civili” Lego. Tuttavia, con pazienza e con fatica, il prode milite è finalmente montato e pronto all’azione.

Minifig 04

Lato Copyright, direi che lo spazio per un’azione legale c’è tutto, ma con una grinta del genere chiunque ci penserebbe due volte prima d’intentare una causa. Se proprio vogliamo trovare delle differenze, la parte inferiore della testa dell’omino Gudi è meno arrotondata dell’equivalente Lego.

Al di là delle facezie c’è da rilevare anche la perfetta compatibilità delle minifig: copricapi e accessori sono perfettamente intercambiabili.

Proseguendo nel montaggio…

Passiamo alle cose serie e iniziamo a montare il mech. Già dai primi passi notiamo che, chi ha ideato il modello è piuttosto consapevole delle tecniche SNOT (i bracket abbondano in questo kit) e dei pezzi particolari che Lego non ha e loro sì. Ad esempio, notate il perno in alto:

Montaggio 1

Lo stesso perno è montato anche a destra e a sinistra e si aggancia strategicamente ad un piatto tondo bucato in mezzo, permettendo la rotazione delle gambe. Unendo questa ai giunti del piede, notiamo che, almeno per la sua parte inferiore, il nostro mech ha una posabilità mica da ridere. Certo, non è un Mixel, ma… fa la sua porca figura. E, ciliegina sulla torta, il lanciagranate visto prima si attacca al perno. :-)

Montaggio 2

Montaggio 3

Proseguiamo il montaggio. Anche qui, SNOT come se piovesse, e ancora perni. La sagoma è decisamente cool, vagamente reminescente i Lego Spazio degli anni ‘90. Lego, perché non fai anche tu dei perni così? Sono utili!

Semimontato

Andiamo ancora avanti, montiamo e uniamo la mitragliatrice Gatling (che ruota!) e il lanciagranate (riciclabilissimo come motore per astronavi e tutto quanto deve avere un aspetto techno e vagamente minaccioso) e quello che otteniamo è un walker reminescente il buon vecchio Battletech. Si apre, si chiude e c’è pure il visore che si posiziona proprio sugli occhi del pilota.

Completo

Completo

Completo

Completo

Il mech gira, fa le piroette ed è tutto sommato molto ben posabile. Proviamo ora a inserirci il pilota…

Completo

Completo

E, sorpresa negativa! Se mettiamo il visore sugli occhi del pilota non riusciamo a chiudere il portellone del mech. Quindi, o visore o pilota. Siccome la nostra minifig ha visto Guerre Stellari, non ha bisogno del visore ma si affida al suo Istinto Guerriero. Per cui, via il visore. (Edit: sistemando gli elementi del visore al posto del cruscotto si ottiene un pannello di controllo degno di questo nome e si chiude l’abitacolo).

Completo

Completo

Completato il mech principale, passiamo alla costruzione del Drone che, come potete vedere, fa ampio uso di queste tegoline invertite con scalino che mancano nei pezzi Lego, ma che sono uno standard Kre-o e Oxford Toys.

Ragno

Ragno

Il Drone è piccolo, letale e molto ben fatto. Nulla da dire sui pezzi scelti e sull’aspetto: magari gli aficionados del gioco mi smentiranno, ma credo che il Drone potrebbe entrare di slancio in una partita di Mobile Frame Zero.

Note e difetti

Prima di tutto, le note positive: finalmente, dopo due kit robotici uno peggio dell’altro (mattoncini _in_compatibili, design urfido, che volete di più?) ecco un modello originale, costruito con tecniche moderne e di qualità simile a quella dei Lego. Riguardo a quest’ultimo punto, non c’è quasi nulla da dire se non che la presa e la qualità dei mattoncini della Gudi è molto simile, se non praticamente uguale a quelli della Lego quasi da far venire il sospetto che la Gudi sia in realtà un’azienda di contoterzisti che lavora per la Lego. ((ad essere pignoli c’è da spingere un po’ di più durante l’incastro, non siamo a livelli di immensely strong hands, ma la durezza si sente)

Il controllo qualità è un filo inferiore: ho trovato un pezzo 6x2x3 lievemente segnato (ma nella stazione di polizia Lego presa questo natale ho trovato un piatto 6x16 incurvato e ben poco piatto, quindi direi che siamo dentro la norma) e in un po’ di casi i punti di fusione sono un po’ troppo evidenti… ma tutto considerato Gudi è l’imitazione più simile ai Lego che si trova in giro.

Il difetto più grosso sta nel Mecha: bello, figo ma… con il visore e la minifig il portellone non si chiude. Niente di che, ma da un design tutto sommato bello E originale questo difetto lascia un po’ di amaro in bocca. Per fortuna che l’assortimento dei pezzi e il drone tirano su la media.

Conclusione

Il modello è di valore assoluto. E’ ben fatto, posabile e i pezzi del kit permettono la costruzione di un buon numero di MOC. Il difetto principe visto prima non inficia la né la giocabilità né l’aspetto. Piuttosto, la Lego si deve preoccupare sia per la qualità – migliore della Kre-o, per dirne una – che per l’originalità del modello, tecnicamente ben fatto che copre una nicchia che la Lego ha smesso di coprire.

Se vogliamo vedere il pelo nell’uovo, lo stile del kit è molto fine millennio. Niente tegole curve, molte ali e tegole normali, e a giudicare dalle immagini questo è lo stile della gamma Earth Border. Stile che a me, per dirla tutta, non dispiace, perché reminescente dei Lego Spazio della fine ventesimo secolo unito a tecniche di costruzione moderne :-)

Per finire, un appello che non verrà letto, ma tant’é :-)

Per gli importatori italiani: Ci sono una serie di importatori italiani (ODS Distribuzione, Cigioki) che, nel corso degli anni, hanno importato roba di diverse marche (Sluban, BanBao e altre cose). Carissimi, per favore: importate anche questa marca qua, fatevela rimarchiare (a occhio Gudi fa pure roba conto terzi) ma importate questo e lasciate stare il resto. Ripeto: lasciate stare il resto :-)

Scheda riassuntiva

Gudi Earth Border 8209

A cura di Ari Hansen il .
Un signor modello: ottimo design, qualità dei mattoncini molto simile all’originale.
Il design spacca. Il modello vale ampiamente i soldi spesi. Qualità pressoché indistinguibile da quella Lego.
Rating: 4.5. Non raggiunge il massimo per via del difettuccio di design del robot principale e per qualche segno sui mattoncini. Ma sono peccatucci veniali.