Lotus 79

Dopo quella, veniva, sempre figlia del genio di Colin Chapman, la Lotus 72, pure quella una monoposto decisamente rivoluzionaria.

Lotus 72

Tutto questo per introdurre il mio modello odierno, una copia ispirata dal Set 392 del 1975, che rappresenta una F1 dal colore blu molto simile alla Lotus 72 in questione.

Diciamo che dire “ispirato” è dire poco: ho cercato le istruzioni su internet, me le sono scaricate e, coi pezzi che avevo liberi, ho costruito un qualcosa che avrebbe potuto gareggiare nel GP di Spagna 1976, gran premio nel quale vennero abolite le prese d’aria superiori (again, date un’occhiata alla foto della Lotus 72).

Bòn, il modello è questo:

Omaggio alla 392 n.1

Omaggio alla 392 n.2

Omaggio alla 392 n.3

A parte essere pronto per Goodwood ;-) ne approfitto per una piccola chiosa polemica:

Stando a Brickset, il set 392 constava di 197 pezzi: più o meno come un Creator medio-piccolo.

Ora, se io mi compro un set odierno con un numero paragonabile di pezzi, mi viene fornito un libretto di istruzioni dove il modello in questione viene costruito in non meno di quaranta-quarantacinque passi, mentre nel 1975, per costruire un modello simile, ne bastavano 12.

Come mai?

Colpa dei mattoncini, divenuti col tempo sempre più diversificatia?

Colpa dei bambini di oggi che non son più buoni a far niente e me quand’era cinno a saltéva i fòss par la lònga (io quand’ero piccolo saltavo i fossi per il lungo, NdA)

Colpa della Lego, che vuole essere certa che anche chi non ci arriva proprio non abbandoni il modello a metà?

Boh… Credo che questi interrogativi futili rimarranno senza risposta. Per ora mi godo la soddisfazione del pargolo, che alterna ore con il Treno Duplo a pile rimediatogli dalla nonna con la Formula 1 in questione. E questo, mi rende molkto, molto felice :-)

Build on!