Ma cos’è Enlighten?

Tanto per cominciare, Enlighten è una delle ormai numerose marche che traggono profitto dal produrre costruzioni compatibili con lo standard mondiale. Qualche anno fa aveva creato una linea di treni che traeva ispirazione (proviamo a non pensare male, dààààài) da quelli prodotti oltre una decina di anni fa dalla Lego.

A tutt’oggi questa linea è fuori produzione, ma sui vari negozi online di roba made in china si possono trovare venditori online che hanno modelli di questa serie ancora in vendita.

Ora, il mio piccolo di 4 anni stravede per tutto quanto è treno. Meglio ancora se è a vapore. Per cui, ecco cosa farci regalare. :-)

Presentazione

Il modello mi è arrivato nella sua scatola (non ridete: certi dealers cinesi avvertono che, per tenere bassi i costi di spedizione, tolgono i pezzi dalla scatola e li insacchettano a loro insindacabile giudizio, glom!) la quale però presentava segni di schiacciamento, dovuti al pacco non troppo rigido (una normale busta a bolle). A parte questo, i pezzi sono arrivati integri.

Aperta la scatola, mi sono trovato CINQUE, diconsi CINQUE (5) sacchettini di plastica contenenti i mattoncini (tranne il pianale della locomotiva) separati senza alcun criterio apparente – ad esempio, la minifig era sparpagliata in due sacchetti. La plastica dei sacchetti era di tipo economico, con stampate le avvertenze sui pericoli di soffocamento in varie lingue, italiano compreso. In ogni caso, a parte le ammaccature sulla scatola, i pezzi sembravano a posto. Sembravano….

La costruzione

Appena preso in mano il pianale, mi sono reso conto che non era dritto.

Era leggermente convesso, e appoggiato su un piano si vedeva bene.

Ecco, ho subito pensato. Bella fregatura.

Per fortuna, questo si è rivelato l’unico inconveniente degno di nota.

Mica poco, direte voi. Certo, dico io. Per fortuna che il resto dei mattoncini (plates, ecc. ecc.) era dritto e ben profilato, cosicchè a mano a mano che la costruzione procedeva i mattoncini e gli incastri provvedevano a tener dritto il pianale.

Tornando alle prime impressioni, devo dire che al tocco i mattoncini sono apparentemente meno duri rispetto ai Lego, segno di una plastica indubbiamente diversa.

La presa, invece, sembra essere più o meno la stessa. Il controllo qualità è invece appena inferiore: mentre tutti i pezzi si incastrano bene e non ci sono angoli storti, in un pezzo – su oltre 200 — ho riscontrato una piccola sbavatura di plastica in corrispondenza del punto di iniezione dello stampo. Niente di che, ma Lego queste cose non le fa.

Inoltre, non ci sono gli adesivi: i pezzi con le stampe particolari sono stampati così come sono. A mio parere è meglio così, dal momento che odio gli adesivi e la colla che resta quando questi inevitabilmente si staccano ;-)

Un’altra cosa strana è che i lati di alcuni pezzi non erano netti netti, ma presentavano delle microabrasioni, come se gli angoli degli stampi non fossero perfettamente pari. Dalle foto si fa molta fatica a vederle – non a caso ho scritto _micro_abrasioni – ma guardando bene si notano. In ogni caso, robe minime, che non hanno pregiudicato la costruzione e il godimento del modello.

Una volta terminato, il trenino ha dato le soddisfazioni attese: il mio cucciolo era non soddisfatto, ma di più! e ha iniziato a… smontarlo per capire come integrarlo nella flotta di pseudo treni che, voler volare, ci siamo costruiti coi pezzi che avevamo a nostra disposizione.

La minifig:

Se qualcuno si è letto “Communist Lego: a review of chinese clone brands” (una recensione di massa di oltre una cinquantina di modelli di clone brands assortite) avrà notato il gusto perverso dell’autore nel ricercare – e trovare! – quelle che lui chiama le zombiefig, ovvero minifig un po’ deformi con un colorito della pelle degno di un nonmorto ;-).

Non è il caso di questo macchinista Enlighten, che risulta essere abbastanza simile alle minifig Lego, a parte le mani che, sbucano un po’ troppo dalla giacca ;-)

Conclusioni:

A questo punto, che dire? Lo consigli? Non lo consigli? Dipende.

Il modello NON è un lego, e si vede. Anche se i pezzi si agganciano bene e sono sostanzialmente dritti, la fattura è di qualità inferiore (non troppo, ma inferiore). Se siete collezionisti, non ve lo consiglio, a meno che non vogliate comprarvi i treni Enlighten; nel qual caso, siete sfortunati, visto che la Enlighten stessa ha posto fuori produzione l’intera serie ferroviaria.

Per questo motivo, se siete dei collezionisti, lasciate perdere.

Se invece prendete i modelli lego anche per giocarci, specialmente coi vostri cuccioli, allora il giudizio cambia: questa locomotiva Enlighten è un OTTIMO acquisto. La qualità è abbastanza buona per usarla come punto di partenza di MOC ferroviarie coi vostri figli, il costo è abbordabilissimo, l’unico problema è… aspettare un mese dalla Cina.

Per cui, sì, sono contento, e l’unico cruccio è…. che siano fuori produzione, altrimenti me ne sarei comprate altre ;-)

Le foto

Spero che questo slideshow possa aiutarvi nel farvi un’idea. In ogni caso, le foto sono © Massimiliano Lambertini, 2014. Se volete pubblicarle da qualche parte per fini non commerciali (attenzione, anche un google ad presente nella stessa pagina di una di queste foto implica “fine commerciale”) fate pure, ma fatemi sapere qualcosa, d’accordo?

Build on!

Scheda riassuntiva

Locomotiva Enlighten 638

A cura di Ari Hansen il .
Una bella locomotiva di mattoncini compatibili, divertente da costruire e da giocarci
La Enlighten 638 è una locomotiva a vapore stile western. La qualità dei mattoncini è generalmente buona, se si eccettua il pianale convesso (che può essere fermato e corretto montandoci sopra il corpo della locomotiva) e la tenuta della costruzione è ottima. In definitiva un buon compromesso per chi vuole un treno "compatibile" senza spendere un'esagerazione.
Rating: 3.75 perché il pianale è convesso ;-)