Ho provato ad intraprendere questa strada più di una volta, ma al di là di ordinarli per colore non siamo andati. Va detto che una volta era pure più facile: la Lego faceva i modelli in: bianco, nero, giallo, rosso, blu, grigio, vetri e qualche albero verde. Punto.

Ora no: ci sono almeno centoottantacinque (185!) tonalità di colore (rendiamo grazie alle friends e alle loro tonalità pastello). La cosa diventa improponibile.

Inoltre, un criterio del genere inizia a diventare poco pratico perché si divide una sola scatola grossa in una decina di scatole medio-grosse. Il guadagno nel trovare il pezzo piccolo è trascurabile. Per cui, occorre cambiare strategia e dividere per tipologie. Il tutto, senza privare il piccolo della possibilità di un gioco libero. Inoltre, il piccolo non è pronto per tenere in ordine i Lego, per cui l’accordo che abbiamo fatto è il seguente: un 25% dei pezzi rimarrà disordinato, il resto si cercherà di tenerlo ordinato.

A grandi linee, la strategia è questa

  • Bricks: 2x2, 2x3,
  • Bricks: 2x4,2x6,2x8
  • Plates: 2x2,2x3,2x4
  • Plates: 2x6, 2x8, oltre
  • Bricks: 1x1, 1x2
  • Bricks: 1x3,1x4
  • Bricks: 1x6 e oltre
  • Plates: 4x4 e oltre
  • Slopes 45, 33
  • Inv slopes 45,33
  • Curved slopes e archi
  • Brackets 1x1
  • Brackets 1x2, 1x4
  • Brackets piatti
  • Pezzi autoveicoli
  • Vetri e porte
  • Tutto il resto dei pezzi piccoli (a grandi linee i piatti da 2x1 in giù, e questo è un girone particolare dell’inferno, sappiatelo)
  • Ruote
  • Technic
  • Minifig e accessori.

Il twist è il seguente: per quanto possibile, combineremo i pezzi di un singolo tipo tra di loro, di modo da tenerli attaccati e ordinati. Ad esempio, creare torri di mattoncini standard 4x2; creare muri con mattoncini 2x2, e cose così. Ordine, ottimizzazione dello spazio e costruzione.

Per maggiori dettagli, eccovi due link:

Ci siamo messi all’opera, e siamo ad un 30%.

Questo è dove siamo arrivati sinora:

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WP_20160703_14_18_49_Pro
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Ordinare lego

Mi sono imposto di frenare l’ossessivo-compulsivo che è in me, e di lasciar prendere al piccolo i pezzi che desidera dalle strutture già ordinate. Fin qui, sembra avere capito. Il fatto di avere i pezzi ordinati ha già portato dei frutti: ha costruito il covo dei pirati senza chiedermi di trovare il pezzo tal dei tali, ma solo guardando le strutture che stavo ordinando. Ha capito i vantaggi dell’avere un certo grado di ordine nei pezzi, il tutto senza paternalismi e cose patetiche del genere.

E’ una cosa da matti? No, come dice Geekdad, non è una cosa da matti. E’ una cosa da fuori come un balcone. Saremo in grado di “mantenere l’ordine”? Non credo, e il 25% di disordine istituzionale servirà appunto come “valvola di sfogo”. Ma una volta stabilito il criterio, mantenerlo sarà decisamente più facile e agevole. La volta precedente, con il piccolo che aveva un anno di meno, il “codice dei colori” qualche mese ha resistito, quindi… vedremo come andrà a finire. La cosa che mi fa molto piacere è che, per la prima volta, questo genere di seccatura sarò in grado di farlo assieme a mio figlio, e non imporglielo (ripeto: ha ideato all’impronta uno splendido covo dei pirati partendo dai pezzi già ordinati. Se ha realizzato questo, siamo a metà del guado).

Distrazioni

Ordinare il tutto è tuttavia una palla mostruosa, e di tanto in tanto occorre sfogarsi. Così, in un esempio di fratellanza tra mattoncini, eccovi questo micro caccia scùter spaziale, che trae un’evidente ispirazione dai Lego Spazio d’antan.

Dico “fratellanza tra mattoncini” perché ci sono dei pezzi provenienti dalle clone brands e che la lego non ha mai, dico mai, prodotto. Lascio al lettore il compito di scoprirli :-)

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Ordinare lego
Ordinare lego
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