Incominciamo con le cose scontate:

Zombiefig Nightmare Coach.

Abbiamo già fatto conoscenza con i modelli importati dalla Cubix: negli ultimi anni hanno cercato di diversificare i modelli importati ma, a mio immodesto parere, si stanno appoggiando sui fornitori sbagliati: dalla compatibilità non si può prescindere.

Ma, mentre per quanto riguarda i modelli per bambini, c’è da dire che i robot sono abbastanza carini, non si può dire lo stesso per i modelli delle bambine. Si veda, ad esempio, questa carrozza:

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La carrozza è passabile... i cavalli pure... la principessa-zombie no.

Il grafico che ha realizzato la confezione si è dato da fare, e si vede… ma la principessa-zombie scoraggerebbe chiunque dall’acquistare questo modello, anche se venduto per due (2) euri. La cosa che lo salva sono i cavalli, ben fatti e dettagliati, così come la carrozza (che fa ampio uso delle inverted slope con griglia che fanno molto Oxford Toys).

Però, diciamolo: le friends sono tutt’altra cosa. SCARTATO.

Anche i non-morti tengono al look.

Il fatto che queste minifig sembrino venire dall’oltretomba non significa che non tengano al loro look, ed è per questo che esistono modelli come questo parrucchiere delle zombiefig.

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Mordiggian's Hair Salon -- la qualità per i vostri capelli decadenti.

Al di là dell’orrida minifig, limitiamoci ad esaminare i punti forti:

  • La scelta dei mattoncini e l’uso delle parti tondeggianti
  • La scelta dei colori (anche le zombiefig hanno diritto ad un po’ di colore nella loro non-vita).

Però, siamo sempre lì: se avessi una figlia e dovessi spendere EUR 8,90 per un coso simile preferirei o prendere un modellino Friends oppure prendere una confezione di Lego Classic (quelle con pezzi eterogenei) e fare/disfare modelli simili a mio piacimento. Tra l’altro queste ultime finalmente includono una buona scelta di tinte pastello, per cui… SCARTATO.

Passiamo ora alla chicca:

Cloni fatti in Italia

Girando girando in un mercatino mi sono imbattuto nella scatola seguente:

01-clonespotting-klip.jpg
Iveco? Fiat? Champion?

Il modello non è niente di speciale, né tantomeno le minifig, un ibrido contro-natura tra quelle Duplo e quelle Lego. Le cose che mi hanno incuriosito sono state:

  • Il fatto che questo modello recasse il Made in Italy.
  • Il fatto che ci fosse il prezzo in Lire. Quindi si parla di roba che ha, come minimo, dai quattordici anni in su.

E’ chiaro che mi trovavo di fronte ad una clonebrand molto particolare.

Ora, il modello è rimasto lì, per motivi personali: non mi piaceva l’aspetto, né la fattura. In questo momento quando mi compro qualcosa lo compro soprattutto per giocarci con mio figlio, per cui deve piacere in primo luogo a lui e poi a me. Però, la curiosità è rimasta.

Cercando qua e là ho trovato pochi riferimenti, ma tutti molto interessanti:

  • Innanzitutto il fatto che la Klip è stata una delle primissime clonebrands, fondata nel 1990.
  • Il fondatore della Klip fu massacrato dal dipartimento legale Lego qui ma ha continuato, concentrandosi soprattutto sui mattoncini semplici. Se cercate il vecchio mattoncino 4x2 con le pareti più spesse, andate qui: http://www.q-bricks.org/it/
  • Ad un certo punto entrò pure la Lima (sì, quella dei trenini) creando pianali borchiati – sui quali era quindi possibile costruire qualcosa coi lego – oltre ad altri modelli più standard…
  • … e che la Lima andò avanti fino al 2002, anno nel quale perse la causa contro la Lego e le fu vietato di continuare con la produzione. (occhio, documento in inglese-legalese)

Tornando al modello in questione, è possibile che abbia oltre una ventina d’anni, visto che non reca il marchio Lima. Potrebbe quindi avere un certo valore nel mercato delle aste – ma da qualche ricerca qua e là sembra proprio di no. Sicuramente non costava poco quando uscì (ho una certa età, e ricordo che a quell’epoca trentaduemila lire erano una pizza riccamente farcita, birra, dolce e caffé per quattro – coi prezzi di oggi diciamo dai 40 ai 60 euri, a seconda della pizzeria) ma nonostante il tentativo apprezzabile, nonostante la qualità che potevano avere, i modelli della Klip non sembrano suscitare una grande domanda nel mercato dell’antiquariato ludico. E, in ogni caso, peccato. Visto quello che fanno i polacchi della Cobi, una clonebrand italiana non sarebbe stata male: al momento di interamente made in Italy c’è solo la Unico, che fa – con discreto successo – cloni Duplo. Speriamo per il futuro…

(Però a questo punto mi è sorta la curiosità per i Q-Bricks…se avrò bisogno di paccate di mattoncini classici per un diorama, so a chi rivolgermi)